Nasce a Solingen il 27 luglio del 1940 ed è tra le più importanti coreografe della storia della danza.
Negli anni dell’adolescenza, Pina lavora nel ristorantino del padre, fa un po’ di tutto e qualche volta (ma senza molta fortuna) compare in alcune operette in piccoli ruoli nel teatro della città.
All’età di quindici anni entra alla Folkwang Hochschule di Essen, diretta da Kurt Jooss, allievo e promotore della corrente estetica dell’Ausdruckstanz, la cosiddetta danza espressionista, innescata dal grande Rudolf von Laban. In quattro anni, nel 1959, la giovane ballerina si diploma e ottiene una borsa di studio dal Deutscher Akademischer Austauschdienst, che consente alla futura creatrice del “teatro-danza” un corso di perfezionamento e di scambio negli USA.
Viene scritturata alla New American Ballet e al Metropolitan Opera Ballet sotto la direzione di Antony Tudor con cui ha studiato alla Juillard School of Music.
Nel ’62 il suo vecchio maestro Kurt Joos la invita a tornare in Germania per ricoprire il ruolo di prima ballerina nel Folkwang Ballet.
Ne diventa anche coreografa, iniziando a creare opere autografe e vincendo il primo posto al Concorso di composizione coreografica di Colonia.
Nel 1973 assume la direzione del balletto di Wuppertal che chiamerà Wuppertaler Tanztheater dando vita al teatro-danza, di cui rimane a tutt’oggi l’indiscussa regina: teatro e danza si mescolano in intrecci scenografici e coreografici con spettacoli che restano delle pietre miliari nella storia della danza.
Ci lascia capolavori come “Cafè Muller”, “Le Sacre Du Printemps”, “Kontakthof”
Nel 2009 si impegna in un progetto cinematografico in 3D realizzato da Wim Wenders, che però si interrompe per la morte improvvisa della coreografa.
Il bel film-documentario, dal titolo “Pina”, esce nel 2011, ed è dedicato al suo teatro-danza e presentato nel corso del 61° Festival di Berlino.
Molte coreografie e spettacoli sono visibili su Youtube.
(Fonti Wikipedia; biografie online)